In occasione della fiera internazionale dei trasporti di Hannover, la tedesca Mahle ha presentato i suoi nuovi motori elettrici “Sct”, “SuperiorContinuous Torque”, capaci di lavorare anche per lunghi periodi di tempo erogando potenze continuative molto vicine a quelle di picco
A livello propulsivo sono tanti gli ostacoli che stanno ritardando quella transizione energetica che vorrebbe i motori endotermici sostituiti da quelli elettrici. Le ridotte prestazioni delle batterie sono al momento gli elementi più limitativi, ma anche i veri e propri motori elettrici non sono scevri da problematiche funzionali.
Mahle motori elettrici: più potenza, più calore da smaltire
In primis quelle relative alle differenze in essere fra le potenze sostenibili in maniera continuativa e quelle di picco. Più il motore si avvicina infatti a queste ultime in termini di erogazioni e maggiori sono le sue esigenze di regimazione termica, problema non di facile soluzione alla luce dei layout progettuali degli stessi motori. Non è quindi un caso se la maggior parte dei motori elettrici oggi sul mercato propone precise limitazione all’uso delle potenze di picco rendendole disponibili sono per far fronte a resistenze momentanee.
Tale esigenza sembra però essere stata ora superata dai nuovi motori elettrici Mahle serie “Sct”, “SuperiorContinuous Torque”, allestiti sulla base di uno schema a eccitazione permanente con magneti al neodimio che permette di enfatizzare le densità di potenza, cioè le prestazioni in rapporto agli ingombri, arrivando a far quasi coincidere le potenze continuative con quelle di picco. Vantano infatti uno speciale sistema di raffreddamento a olio che permette loro di erogare potenze continuative inferiori solo del dieci per cento rispetto a quelle di picco, peculiarità cui si abbina anche una quasi totale assenza di usure.
Anche senza terre rare
Da qui la possibilità di disporre di motori elettrici più compatti e leggeri di quelli tradizionali. Altro vantaggio poi la possibilità di realizzare i motori con magneti permanenti diversi da quelli al neodimio,i più potenti ma anche i più costosi e sensibili alle variazioni dei prezzi delle materie prime e delle situazioni geopolitiche internazionali, e in versione a eccitazione indotta. A tale scopo Mahle ha messo a punto uno specifico trasformatore contactless di elevata efficienza che permetterebbe di far lavorare i motori serie “Sct” sulla base della già citata tecnica a eccitazione indotta raggiungendo le stesse prestazioni dei motori equipaggiati con magneti al neodimio anche se a fronte di dimensionamento un po’ più generosi.
Ogni applicazione il suo motore
Altro vantaggio delle nuove unità poi la possibilità di personalizzare dimensioni, pesi ed erogazioni in base alle esigenze operative della macchina su cui andranno installati. A partire dai piccolimotori che asservono le biciclette elettriche e salendo fino alle esigenze prestazionali delle grandi macchine operanti nel movimento terra e nell’agricolo passando attraverso gli scooter, le auto e i mezzi commerciali leggeri e pesanti, tutte le applicazioni potrebbero trovare nella linea “Sct” il loro propulsore ottimale, compatto, leggero, esente da usure e in grado di erogare le sue massime prestazioni senza alcun limite di tempo.